domenica 14 dicembre 2014

REPORT- ANTICIPAZIONI PUNTATA 14 DICEMBRE 2014

“Il biologico secondo me fa le stesse cose del non biologico. Stessi trattamenti… Bisogna prenderli nel momento in cui diserbano. In quei momenti li bisogna andarli a prendere quelli che fanno il riso biologico!” Risicoltori che accusano altri risicoltori. I diserbanti in agricoltura biologica ovviamente non sono ammessi, ma sembra che qualcuno non ci creda molto. L’accusa è pesante perché il riso bio viene pagato anche 3 volte tanto rispetto a quello prodotto con agricoltura convenzionale, quella che può usare i diserbanti per combattere le erbe infestanti. Il bio viene pagato di più perché produce di meno. O almeno dovrebbe essere così.

Dal sito del Sinab, del Ministero dell’agricoltura vediamo però che il riso bio prodotto in Italia ammonta a 570.217 mila quintali, prodotti su 8405 ettari, che fa una media di 67,84 quintali a ettaro, cioè in pratica la stessa media del riso convenzionale. E i risicoltori piemontesi che fanno convenzionale non ci stanno e chiedono controlli. Ma come funzionano i controlli e chi deve controllare?
Report è stata nelle campagne intorno a Vercelli, la capitale del riso italiano. Attorno al canale Cavour, distese di riso. Tra poco verrà raccolto, ma i prezzi del riso stanno crollando per via diimportazioni in Europa di riso asiatico a prezzi stracciati. Myanmar, Birmania forti di un accordo commerciale con l’Europa per esportare a dazio zero, stanno conquistando i mercati europei. Eppure  fino a ieri noi eravamo i signori del riso italiano.
E ancora il mercato dei cosmetici biologici e naturali raggiungerà alla fine del 2014 i 400 milioni di euro di fatturato. E’ un settore in costante crescita e rispetto al 2013 è aumentato del 7,7 per cento. Nel mondo, il giro d’affari legato a questo tipo di prodotti, tocca i 13 miliardi di dollari. Creme, saponi e trucchi bio si trovano ormai non solo nelle botteghe dedicate ma anche negli scaffali delle grandi catene di distribuzione. Come facciamo ad essere sicuri che quando prendiamo un cosmetico con la scritta “bio” stiamo comprando davvero un prodotto biologico? Che differenza c’è tra naturale, ecologico e bio? E poi, chi tutela il produttore che ricorre all’agricoltura biologica per fabbricare i propri cosmetici da chi invece usa la parola “bio” solo perché fa vendere di più?
L’AIPo è l’agenzia pubblica che si occupa della manutenzione e della sicurezza del fiume Po. Decide come e dove intervenire per mettere in sicurezza gli argini del fiume e dei suoi affluenti: appalti che ogni anno valgono circa 200 milioni. Nel 2013 la Procura di Rovigo ha concluso un’indagine su alcuni lavori assegnati dall’AIPo. Sono indagati quattro funzionari pubblici e tre imprenditori. Uno di questi ha raccontato ai magistrati come ha funzionato il sistema per alcuni appalti: chi ha dovuto pagare per lavorare e come si fa la cresta sui lavori.

Nessun commento:

Posta un commento