domenica 23 novembre 2014

UN MONDO NUOVO

 È il 1941. Mentre il nazifascismo trionfa conquistando l’Europa, in una piccola isola sperduta del Mediterraneo, Ventotene, uno sparuto gruppo di giovani lì confinati dal regime fascista, elabora un’utopia: l’idea di un’Europa libera, in pace e democratica, unita in uno stato federale. I protagonisti sono giovani uomini e donne perseguitati dal regime mussoliniano, eretici rispetto ai partiti e alle ideologie del resto del fronte antifascista: comunismo, socialismo, azionismo, cristianesimo democratico, anarchismo.
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi nei giorni bui del trionfo del nazifascismo scrivono in segreto un libricino ritenuto ancora oggi la pietra miliare per la costruzione dell’Europa unita: il Manifesto di Ventotene. Il film è il racconto di questa avventura che non è solo intellettuale, ma è fatta di scelte difficili, di rischi, di azioni combattive, di lungimirante coraggio; soprattutto è la storia di un’amicizia fra tre giovani di eccezionale levatura intellettuale e morale.
Altiero Spinelli aveva scontato tutta la giovinezza in galera come comunista, ne aveva poi ripudiato l’ideologia vivendo al confino un isolamento angoscioso. Ma rimaneva una mente potente, libera ed aveva la stoffa del fondatore di movimenti. Eugenio Colorni ebreo e antifascista; anticonformista per natura, filosofo, studioso di Freud e della moderna fisica di Einstein, un uomo che Spinelli definì il suo Maestro dell’anima.
Ernesto Rossi, allievo di Luigi Einaudi, era una mente ironica e tagliente, con grandi doti di economista. Spinelli lo definì il suo Maestro della mente. Ursula Hirshmann, ebrea berlinese, proveniente dalle file della gioventù socialista tedesca, aveva conosciuto le persecuzioni razziali, la fuga e infine il matrimonio con Eugenio Colorni da cui aveva avuto tre figlie. Ada Rossi, matematica di fine intelletto, ha sempre condiviso le scelte estreme del marito Ernesto arrivando a sposarsi con lui durante i duri anni di carcere.
La nascita dell’idea dell’Europa unita è raccontata attraverso i sentimenti, l’amicizia e le avventure di questi protagonisti per riportare alla memoria. che quell’idea, accusata oggi, spesso non a torto, di essere stata realizzata in modo parziale, burocratico, inefficace, ha invece la sua radice nelle vite intrepide di giovani appassionati e mossi contro tutto e contro tutti da un sentimento di solidarietà, giustizia e bene comune che aveva come scopo ultimo la conquista di una pace duratura contro i nazionalismi che avevano fatto della guerra il mezzo per risolvere le controversie tra gli Stati.
Percorrendo le loro vite, i loro amori – la fine di quello tra Ursula ed Eugenio e la nascita di quello tra la donna e Altiero – le loro sconfitte, le loro vittorie, prima al confino poi liberi, arriveremo al 14 febbraio 1984, data in cui Altiero, unico sopravvissuto dei tre amici, propone e ottiene l’approvazione dal Parlamento Europeo del progetto costitutivo dell’Unione Europea che da lui, suo ideatore, prende il nome di Trattato Spinelli. Un atto che vuole rendere concreta e vitale l’idea di Europa unita costruita sul sacrificio dei pionieri che per primi la concepirono e che con le loro vite stanno a testimoniarne l’assoluta e vitale necessità, ancora oggi.

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